venerdì 23 ottobre 2015

Le Macchie sull'Iride




Le macchie, presenti qua e là nell'iride (destra o sinistra o di entrambi gli occhi) possono essere visibili fin dalla nascita, oppure acquisite: in questo caso indicano tossiemia ed accumuli tossici legati ad errori nello stile di vita, con tendenza acquisita a varie patologie.
Come accade nelle eterocromie, indicano predisposizioni generali dell'organismo a seconda del colore. Macchie biancastre: predisposizione a processi infiammatori, rossastre ad emorragie, giallastre problemi renali, giallo-bruno ritenzione di acido urico, color marrone problemi epatici, macchie scure predisposizione a processi degenerativi .

La "trama" dell'iride può essere più o meno compatta: quanto più è fitta tanto maggiore è la robustezza dei tessuti.
Segni a livello dell'iride indicanti mancanza di tessuto irideo, di forma più o meno ovale e di dimensioni molto varie (lacune), o a rombo, ma più profonde (cripte) indicano patologie in atto o debolezze costituzionali.

E' molto raro, per un iridologo, trovare iridi prive di spasmanelli e raggi solari, anche nei bambini (si tratta spesso, comunque, di una base genetica).
Gli occhi "puliti" sono  molto rari e in genere corrispondono, per lo meno negli adulti, a chi sta facendo su se stesso un "lavoro" di correzione di regole alimentari sbagliate, o si sta impegnando in un percorso di "pulizia" spirituale.
Anche determinate operazioni chirurgiche lasciano l'occhio "ripulito", ma, in quest'ultimo caso, ho riscontrato che alcuni segni, "portati via" da una parte, ricompaiono altrove nell'iride.

Inoltre bisogna tenere conto della "memoria" dell'iride.
Come una ferita può essere provocata in un attimo, ma si cicatrizza in tempi lunghi e la cicatrice non scompare, lo stesso accade nell'iride, registro diligentissimo della nostra storia, genetica e acquisita.

Dobbiamo a Siegfried Rizzi una classificazione particolareggiata sui rapporti fra colori delle macchie e il malfunzionamento di determinati organi legati alla depurazione dell’organismo, alla digestione, alle difese immunitarie o alla produzione di sostanze ormonali.



Il fegato è un organo dalle molteplici funzioni e con l’esame iridologico siamo in grado di valutarne alcune, in base a due tonalità.
Il marrone medio è rapportato alla funzione metabolica, endocellulare. Si tratta di una serie d’attività del fegato finalizzate all’inattivazione, alla coniugazione di sostanze tossiche che arrivano dall’intestino o da altri organi e all’eliminazione di ormoni, farmaci e prodotti chimici introdotti con gli alimenti.
Altra funzione svolta dal fegato è quella di metabolizzare gli zuccheri, i grassi e le proteine.
Il marrone Scuro c’informa che il fegato ha difficoltà ad eliminare la bile e di conseguenza le sostanze tossiche che sono state rese inattive dai meccanismi endocellulari. La bile è prodotta dal fegato in maniera continuativa e rappresenta un secreto dalle molte funzioni. Il rilevare tale colore aggiunto al colore di base dell’iride, c’informa che in tale soggetto possono verificarsi accumuli di tossine, di colesterolo, difficoltà a digerire i grassi, alterazioni della normale omeostasi ormonale. In medicina energetica il fegato governa l’iniziativa personale, ha come sentimento associato la rabbia, la collera.

Il colore beige è in relazione con le funzioni del pancreas.
Il pancreas è un organo situato profondamente e trasversalmente nella parte superiore della cavità addominale. Le sue funzioni si estrinsecano a livello di digestione e di regolazione della quantità di glucosio circolante con il sangue. Il rilevare pigmentazioni beige nell’iride ci informa pertanto che in tale soggetto possono verificarsi difficoltà di digestione o di metabolismo degli zuccheri.

Il colore giallo paglierino porta la nostra attenzione verso l’apparato urinario.
Una funzione dell’apparato urinario è quella di regolare l’equilibrio dell’acqua e dei sali minerali presenti nel nostro organismo. L’altro compito affidato ai reni è di eliminare sostanze tossiche idrosolubili, quali l’urea e gli acidi urici. La presenza di colorazione giallo chiaro nell’iride ci indica quindi la possibilità che in tale soggetto eventuali problemi legati ai liquidi organici dipendono da un mal funzionamento dei reni.

Il giallo, arancio brillante che può comparire nell’iride, richiama all’attenzione dell’osservatore la funzione della ghiandola surrenale.
E’ questo un organo, posto sulla superficie superiore dei reni, che produce diverse sostanze a funzione ormonale. Funzione principale del surrene è comunque quella di adattare le variazioni dell’organismo indispensabili per adattarsi ad uno stress, sia acuto (con adrenalina) che prolungato nel tempo (cortisolo). Rilevare pigmenti giallo brillante, con sfumature arancio, può quindi testimoniare un’attivazione dell’asse dello stress con attività surrenalica in eccesso.

Il colore giallo, che in fase d’illuminazione dell’iride, si manifesta opaco, in contrasto con l’abituale lucentezza dell’occhio, è messo in relazione ad alterazioni della funzionalità della ghiandola tiroide.
Ci troviamo di fronte ad alterazioni relative, molto spesso gli esami sono nella norma, però possono manifestarsi dei disturbi del sonno, del peso, dell’umore, della sensazione personale di forza, di energia nell’affrontare le difficoltà della vita.

Il nero secondo Rizzi è da mettere in relazione con la funzione del polmone.
Si parla di polmone per intendere l’intera funzione respiratoria. Sul piano fisico può trattarsi di problemi legati ad una situazione polmonare compromessa da malattie importanti, come la TBC, o da esposizioni prolungate a fattori ambientali lesivi delle strutture respiratorie come il fumo di tabacco, polveri irritanti, idrocarburi ecc.

Un bel colore arancio porta la nostra attenzione sul funzionamento delle ghiandole genitali.
A livello fisico il colore arancione potrà indicare problemi della funzione ovulatoria o mestruale nella donna, mentre nel maschio potrà essere indice di alterazione dell’erezione o della produzione di spermatozoi.
A livello psico-emotivo, invece, potremo avere informazioni sulle problematiche di relazione sessuale legati alle affinità di carattere, di emozioni, di condivisione del significato della vita.

Con il rosso brillante, possiamo avere informazioni sul sistema endocrino centrale, formato dall’ipotalamo e dall’ipofisi, che governa il funzionamento di tutte le strutture endocrine. Pertanto il colore rosso brillante, eventualmente presente sull’iride potrebbe indicarci anche uno stress interiore legato ad emozioni non espresse o disarmoniche presenti nel nucleo profondo della personalità dell’esaminato.

Il rosso ruggine è sempre stato messo in relazione con tendenza alle emorragie.

Il colore viola è messo in relazione con il sistema immunitario e precisamente con le funzioni dei linfociti timo-dipendenti. Sono queste delle cellule che hanno il compito di difendere il nostro organismo dall’invasione da parte di sostanze estranee al nostro organismo.

Il colore bianco che compare localizzato in una determinata zona dell’iride, può avere diversi significati. Innanzitutto è segno d’infiammazione con aumentato afflusso di sangue, oppure d’iperfunzione dell’organo che si proietta nella zona corrispondente. La ricerca delle zone più bianche è uno dei primi passi dell’esame iridologico, proprio perché ci dà informazioni su quali potrebbero essere le strutture interessate da processi infiammatori e quindi in fase acuta.

Il grigio, come spesso accade anche per altre indicazioni, ci segnala una diminuzione delle capacità fisiologiche della zona interessata, una passività, una diminuzione dell’afflusso di sangue.
Pertanto il rilevare tale colore in un’iride, ci segnala la necessità di stimolare la liberazione di energia in quel soggetto, stimolando la circolazione del sangue in modo tale che maggior ossigeno e sostanze nutrienti siano a disposizione dei tessuti. Inoltre, favorendo la circolazione, si facilita l’eliminazione di tossine.



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